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L'aceto come farlo e come usarlo.
La storia
La storia dell'aceto risale alla notte dei tempi, lo usavano gli egiziani, i greci, i romani e non solo come condimento. Nel medioevo era usato come disinfettante.
Molti sono i tipi di aceto,
La fermentazione acetica si ottiene partendo da bevande alcoliche diverse (vino, sidro, mele, uva o cereali). L'aceto è il prodotto di una fermentazione batterica, la colonia di batteri acetobacter, che quando raggiunge una certa dimensione viene chiamata "madre" perché in grado di produrre altro aceto. L'aceto contiene vitamine, aminoacidi ed enzimi. Per legge deve presentare un'acidità totale non inferiore a 6 grammi per 100 ml, mentre la quantità d'alcool non deve essere superiore all'1,5 per cento. E' inoltre vietata l'aggiunta di acido acetico di sintesi, di altri acidi e coloranti. Solo in quelli aromatici si possono aggiungere erbe e spezie e frutti.
Per farlo in casa: Vino rosso o bianco, meglio sui 10 gradi e non oltre. Mettere il vino in una damigiana non tappata a temperatura di 25-30 gradi, l'acetificazione avverrà in circa 15 gg, ma ci vorrà un mese prima che sia pronto per consumarlo. Non presenterà caratteristiche costanti e se si vuole guadagnare tempo aggiungere al vino su 3 litri un litro di buon aceto. Aprire le finestre un ora al giorno per ossigenare, quando si formerà una pellicina sulla superficie dell'aceto si sarà ottenuto "la madre".
Di Mele Si ottiene dalla pressatura dei frutti interi. Il liquido si trasforma poi in sidro in 2-4 settimane poi si trasforma in aceto. Serve da condimento, ma anche per usi curativi.
Aromatizzato E' un aceto profumato agli aromi. Si può fare anche a casa mettendo in un vaso a chiusura ermetica gli aromi, erbe o spezie per esempio: dragoncello, ai capperi, al basilico, al peperoncino, ai frutti di bosco. Poi si procede alla macerazione in un luogo caldo e soleggiato, successivamente si filtra e si conserva in una bottiglia di vetro in luogo fresco e buio.
Come usarlo per la salute Testi scientifici hanno dimostrato che l'aceto di mele è una riserva naturale di vitamine e sostanze minerali, contiene più di 93 componenti diversi tra cui il betacarotene. Dolori reumatici: Sono raccomandate le compresse calde a base di aceto di mele, le quali hanno dato magnifici risultati: scaldare due bicchieri di acqua con mezzo bicchiere di aceto di mele e fare tre volte al giorno delle compresse con un pezzo di tela grossa, meglio se di lana. Artrite alle dita: Mescolare 1 cucchiaino di aceto di mele con 1 cucchiaino di miele, aggiungere un bicchiere di acqua fredda e mescolare ancora. Immergere le dita nella soluzione per 10 minuti. Giorno dopo giorno il calcio si scioglierà i dolori scompariranno. USO ESTERNO (diluito e frizionato sulla pelle)
Come fare la cura con miele e aceto di mele: Mescolare 1 cucchiaino di aceto di mele con 1 cucchiaino di miele, aggiungere un bicchiere di acqua fredda e mescolare ancora. Questa bibita va assunta preferibilmente presa durante i pasti, ma può essere presa anche fra un pasto e l'altro, secondo la possibilità o la convenienza individuale. Dopo uno o due mesi di cura il sangue raggiunge l'acidità necessaria, sciogliendo il calcio depositato nelle articolazioni, decongestionando le vene, le arterie e i vasi sanguigni.
Benefici vari Se tale bibita viene presa due volte al giorno, non solo si ottiene il benessere sopra citato, migliora la digestione, procura un sonno riparatore, evita la formazione di gas e di acidità, aumenta l'energia vitale nell'intero organismo e riduce la caduta dei capelli incrementando la crescita di quelli nuovi. Rinvigorisce gli occhi per effetto della purificazione del sangue e previene i mali di testa cronici. Nei casi più acuti si può estendere la cura a tre volte al giorno.
Può essere usato come super detergente ecologico. Per il formaggio, un canovaccio imbevuto di aceto che avvolge il formaggio impedisce che ammuffisca. Per lavare la verdura l'aceto aiuta a liberare le insalate dagli insetti, aggiungere due cucchiai all'acqua del primo lavaggio.
Per la casa a gocce su di un panno leggermente inumidito:
In cucina, deliziose salse per insalate e conserve di verdure fatte in casa, ricette naturali a base di aceto, e anche per rendere teneri alcuni alimenti.
Aceto Balsamico
Si ottiene dalla cottura e dalla fermentazione del mosto; mentre per l'aceto tradizionale la sostanza alcolica di partenza è il vino, per l'aceto balsamico è il mosto concentrato. Per avere un buon aceto bisogna partire da un buon vino o un buon mosto. E' un prodotto a tutela gastronomica viene prodotto nelle provincie di Reggio Emilia e Modena. E' utilizzato sopratutto come condimento. Le origini dell'aceto balsamico non sono note. Il mosto cotto e l'aceto venivano utilizzato fin dall'antichità, ma le prime descrizioni dell'aceto balsamico tradizionale risalgono al tardo medioevo e al rinascimento. Fino al 2000 l'aceto balsamico tradizionale "antico" era un prodotto conosciuto solamente nelle zone limitrofe a quelle di produzione, a causa del costo elevatissimo e della produzione molto scarsa. Nel 2000 l'aceto balsamico tradizionale ha ricevuto il marchio DOP, anzi ne ha ricevuti due: la DOP aceto balsamico tradizionale di Modena e la DOP aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia. Questi due prodotti, praticamente identici nelle caratteristiche, sono i veri aceti balsamici tradizionali "antichi", venduti obbligatoriamente in bottigliette da 100 ml.
Per produrre l'aceto Balsamico Tradizionale "antico" si parte da uve Trebbiano e Lambrusco coltivare nelle zone collinari delle province di Modena e Reggio Emilia. Le uve, che spesso vengono raccolte sovramature, vengono pigiate, e il mosto ottenuto viene posto in piccole caldaie dove viene riscaldato e fatto concentrare per molte ore, fino a ridurre della metà il suo volume. A questo punto inizia la lenta e laboriosa opera di maturazione del futuro aceto balsamico. Una buona acetaia é sempre costituita da una batteria di botti di dimensioni decrescenti. La botte madre è di rovere, da 60 litri, qui viene immesso il mosto cotto ogni anno, e una parte dell'aceto viene travasato in una botte più piccola da circa 50 litri in legno di castagno, dalla quale a sua volta viene prelevato aceto per inserirlo in una botte di ciliegio da 40 litri, da qui in una botticella in frassino da 30 litri, e infine viene rincalzata l'ultima botticella in gelso da 20 litri. Da quest'ultima botte viene raccolta ogni anno una piccola quantità (qualche litro) di aceto pronto per l'uso. Tra i legni utilizzati a volte compare anche il ginepro e la robinia. Il travaso e il rincalzo delle botticelle viene generalmente eseguito in inverno, quando tutte le attività microbiologiche sono rallentate. Le batterie di botticelle sono collocate nei solai delle case dotati di finestre che consentano frequenti arieggiamenti e continui sbalzi di temperatura, sia tra le stagioni che tra il giorno e la notte. Queste condizioni consentono all'aceto balsamico di affinare il proprio inimitabile bouquet che negli anni diviene sempre più intenso, delicato e gradevole al naso. La qualità dell'aceto viene poi valutata da esperti degustatori a sancire il conferimento della DOP.
L'aceto balsamico tradizionale "antico" viene utilizzato prevalentemente a crudo per insaporire carni, formaggi stagionati (tipicamente Parmigiano Reggiano), verdure gratinate o saltate in padella, carpacci, dolci, frutta. Gli aceti molto vecchi, di oltre 30-35 anni sono adatti anche per una degustazione da meditazione, come digestivo a fine pasto. Una boccetta da 100 ml di un buon aceto balsamico tradizionale "antico" difficilmente può costare meno di 50 Euro.
Per produrre il "semplice" aceto balsamico (non tradizionale "antico") si parte sovente dal semplice mosto non concentrato o solo parzialmente concentrato, che viene addizionato con una percentuale di aceto balsamico di almeno 10 anni (che fornisce l'aroma e il gusto tipici al prodotto) e fatto fermentare per breve tempo in modo tale da amalgamare le caratteristiche dei due aceti. E' possibile l'aggiunta di caramello per correggere il colore.
Il "semplice" aceto balsamico, si usa come l'aceto di vino, per condire insalate e per cucinare. Si tratta quindi di due prodotti diversi, il balsamico tradizionale "antico" è un prodotto di lusso, da usare una volta ogni tanto, quello balsamico "semplice" può essere usato tutti i giorni.
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